In Italia il mercato dei farmaci contraffati, il ricorso alle farmacie illegali online e l’acquisto dei farmaci contraffatti sta crescendo: le persone che acquistano farmaci on line e dalle e-pharmacy, spinte dalla convinzione siano meno costosi, sono circa l’1% della popolazione, ma la stima è probabilmente al ribasso.
A seguito di un’indagine svolta sul territorio nazionale presso i medici di base, il 72% di loro sospetta che i propri pazienti abbiano assunto farmaci contraffatti e il 40% del campione ritiene che i propri pazienti acquistino farmaci online.
Tuttavia, meno del 20% di coloro che acquistano farmaci on line è consapevole dell’illegalità dell’acquisto. Spesso il consumatore, seppure consapevole di effettuare un acquisto illegale, non si rende conto del rischio che corre.
Spesso i farmaci falsi acquistati on line contengono sostanze innocue all’organismo umano oppure sostanze che possono avere anche effetti pericolosi per la salute; in alcuni casi sono confezionati senza il numero di lotto con una di scadenza falsa oppure privi di foglietto illustrativo; in altri casi contengono le stesse sostanze del farmaco originale,ma con dosaggio diverso (maggiorato o diminuito); altri ancora non contengono nessun principio attivo, oppure contengono sostanze diverse dal farmaco originale, che con questo non c’entra nulla.
Insomma, i rischi legati all’acquisto di farmaci contraffatti sono numerosi.
Per “ farmaco contraffatto” si intende un arco vasto di fenomeni, ove il medicinale contraffatto può non avere necessariamente fra i suoi componenti il principio attivo oppure averlo solo in parte oppure può essere presente in quantità superiore; può essere stato prodotto in luoghi non autorizzati, non controllati, con materie prime falsificate. In tutti questi casi il farmaco, semplicemente, non è ciò che dovrebbe essere. In casi estremi ma purtroppo non più rarissimi il farmaco contenuto è un altro. Inoltre, può esserci l’eventualità, al contrario, che vi sia la sostanza farmacologica laddove invece non è dichiarata. Inoltre, si pensi ai prodotti di origine naturale o agli integratori, che vengono contraffatti con l’aggiunta di sostanze attive all’insaputa del consumatore.
Se poi nella pastiglia sono presenti ingredienti pericolosi o allergeni non dichiarati in etichetta, i danni per la salute si moltiplicano.
Un ruolo importante di verifica sui farmaci è svolto dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Insieme alla Impact Italia (che contrasta la contraffazione dei farmaci), L’Agenzia Italiana del Farmaco ha evidenziato drammaticamente che quasi tutti i prodotti inviati dai siti illegali sono falsificati. In Italia il commercio di farmaci on line si concentra soprattutto su due tipologie: farmaci per disfunzioni erettili, che vengono acquistati online perché più economici di quelli presenti nei canali nazionali (ad esempio il Viagra) oppure prodotti divenuti illegali, come quelli antiobesità, che vengono dunque comprati dai siti internet.
Fortunatamente il settore è destinato ad evolversi in senso favorevole alla salute del consumatore, per l’impatto che presumibilmente avranno la Direttiva 2011/62 e la Convenzione MediCrime, che consentono gravi sanzioni penali nei casi di contraffazione.
Parallelo al mercato dei farmaci contraffatti, e differente da questo, è il commercio dei farmaci di importazione parallela che possono avere confezioni leggermente diverse rispetto a quelli provenienti dai canali tradizionali, ma sono legali. In genere il farmaco importato è venduto regolarmente in farmacia con scatola e regolare bugiardino nel rispetto di tutte le indicazioni previste dalla normativa italiana. L’importazione dei farmaci ha origine dal principio della libera circolazione delle merci nel mercato dell’Unione Europea ed è autorizzata e controllata dall’AIFA.
L’importazione dei farmaci, pur se perfettamente legale, presenta tuttavia pochi vantaggi per il consumatore in quanto i farmaci importati sono pochi e prevalentemente in fascia C (quindi a carico dei cittadini) e la differenza di prezzo (superiore in partenza a vantaggio dell’acquirente) si perde nella catena distributiva in quanto quest’ultima si allunga di due passaggi che influiscono sul prezzo finale riducendo la convenienza per il consumatore.
Avv. Annalisa Bettini – Coordinatrice sanità Consulta Legale Federconsumatori Bologna.
Continua l’attività della Federconsumatori di Bologna per l’informazione e la tutela sui diritti, sui servizi e sulle segnalazioni in materia sanitaria, con gli sportelli aperti ai cittadini presso l’Ospedale Maggiore dalle 9 alle 12,30 ogni mercoledì (con libero accesso) e in via del Porto, 12 a Bologna (previa prenotazione telefonica allo 051/6087120).
(Foto di erix! Erich Ferdinand su Flickr.com)
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