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La Corte Fallimentare di New York ha emanato a fine agosto un’ordinanza con la quale è stato approvato il Piano di ristrutturazione della Lehman Brothers H. Inc. e delle altre società del gruppo.
La procedura riguarda tutti coloro che hanno presentato insinuazione, tramite la propria banca, nella procedura fallimentare ed oggi sono chiamati ad esprimere urgentemente (nella comunicazione che le banche stanno inviando la scadenza prevista è il 21 ottobre) il proprio voto in merito al suddetto piano di ristrutturazione del gruppo Lehman Brothers.
Il risparmiatore (obbligazionista) può decidere di non esprimere alcun voto, senza perciò vedere messo in discussione in alcun modo il proprio diritto di credito.
In altre parole il consumatore che non si attiva non perde alcun diritto (al pari di colui che vota), quindi non ci sono gravi preclusioni in tal senso.
Se non si esprime il voto e la maggioranza dei creditori (obbligazionisti) approva il piano, gli effetti varranno anche per coloro che non hanno espresso il proprio parere.
Le ipotesi di rimborso proposte variano secondo il titolo ed il valore dell’investimento (ovvero minori o maggiori a 50.000,00 dollari) e le proposte di rimborso hanno valori variabili tra il 21% ed il 27% dell’investimento iniziale e potranno arrivare nelle tasche dei risparmiatori fra il 2012 e il 2014.
Il consiglio che la nostra Associazione ritiene opportuno dare a tutti i risparmiatori che decidano di votare a favore del piano, è quello di avere moltissima attenzione a ciò che sottoscrivono limitandosi esclusivamente la documentazione relativa alla scheda di voto (che peraltro è redatta in inglese); infatti, non deve essere sottoscritto alcun documento a firma della banca. Ci teniamo a rimarcare ciò in quanto, in passato, è accaduto che in simili occasioni ai risparmiatori è stata carpita la sottoscrizione di firme su documenti intestati alla banca contenenti rinunce ad azioni future nei confronti di queste da parte degli ignari clienti.
(Comunicato stampa Federconsumatori Modena)

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