Si è tenuta ieri un’udienza nel processo penale CARIFE. Il Tribunale di Ferrara ha sciolto la riserva in ordine alle nuove costituzioni di parte civile nel processo.
Risulta, sostanzialmente, confermata l’ordinanza emessa dal Giudice dell’udienza preliminare; le parti civili da noi costituite, pertanto, sono definitivamente ammesse al risarcimento del danno derivante dai reati contestati agli imputati, con i seguenti limiti:
– gli azionisti sottoscrittori dell’aumento di capitale sono stati ammessi al risarcimento del danno in relazione al reato di falso in prospetto (capo 1) alle varie ipotesi di aggiotaggio manipolativo e informativo (capi 2-6-7-8-9-10) e in relazione al reato di bancarotta.
– gli azionisti non sottoscrittori dell’aumento di capitale sono stati ammessi al risarcimento del danno in relazione alle varie ipotesi di aggiotaggio manipolativo e informativo (capi 2-6-7-8-9-10) e in relazione al reato di bancarotta.
Tutti gli azionisti (sottoscrittori e non) non sono, invece, stati ammessi al risarcimento in relazione al reato di ostacolo alle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (per tali capi di imputazione, è stata ammessa la costituzione di parte civile unicamente della Consob e della Banca d’Italia).
Sulla base delle istanze presentate dai sottoscritti difensori nell’interesse delle parti civili “riunite” sotto l’ombrello di Federconsumatori Bologna sono stati citati come responsabili civili le società: Deloitte, Cassa di Risparmio di Cesena e Banca Valsabbina, che pertanto risponderanno economicamente per i danni cagionati dagli imputati che alle stesse fanno riferimento.
Il Tribunale ha, invece, escluso la citazione quale responsabile civile di Bper; a tal proposito, e riassumendo il più possibile, va ricordato che dal 20 novembre 2017 è operativa la fusione per incorporazione in Bper Banca S.p.A. di Nuova Carife S.p.A., ente ponte costituito a seguito della risoluzione di Carife S.p.A. in Amministrazione Straordinaria (società nell’alveo della quale gli odierni imputati, ai tempi dei fatti per cui è processo, ricoprivano ruoli dirigenziali) avvenuta con provvedimento dell’ente di controllo Banca d’Italia del 22 novembre 2015; successivamente alla risoluzione l’azienda bancaria è stata ceduta all’ente ponte con provvedimento di Banca d’Italia in pari data.
L’impressione è che il Tribunale, escludendo la citazione di Bper, abbia voluto accelerare i tempi del procedimento, evitando l’aggravio che sarebbe derivato dalle notifiche all’istituto e dalle successive attività processuali.
A questo punto il dibattimento, già formalmente aperto, riprenderà lunedì p.v. (23 luglio 2018) con l’audizione di un perito medico legale che verrà a relazionare sulla capacità o meno di stare in giudizio di un imputato con problemi di salute (Ezio Soardi) e con la lettura dell’ordinanza ammissiva delle prove.
Ovviamente daremo aggiornamenti sul nostro sito di ogni novità rilevante.
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