Al momento stai visualizzando METANO PER AUTOTRAZIONE: A BOLOGNA SUPERATA LA MEDIA DI 3 EURO AL KG

Federconsumatori Bologna ha verificato i prezzi applicati in una trentina di distributori di metano nell’intera provincia. Prezzi che confermano una situazione fortemente problematica per la gran parte degli automobilisti che hanno scelto questo carburante.

Il prezzo medio applicato ha ormai superato la soglia oltre la quale non ha più senso circolare a metano. Tra i 31 distributori esaminati abbiamo rintracciato un solo distributore dove un kg di metano è al di sotto dei 2 euro (1,599); sei i distributori che si posizionano tra 2 e 2,5 euro; 12 sono quelli tra 2,5 e 3 euro al kg, mentre quelli tra 3 e 4 euro sono otto. Infine tre distributori applicano prezzi superiori ai 4 euro, con il distributore più caro della provincia, e forse della Regione, che applica l’incredibile costo di 4,575 euro al kg.

La media ha così raggiunto, nella giornata del 13 ottobre, i 3,1 euro; prima che iniziasse la crescita del prezzo di questo carburante il costo medio era di 0,9 euro al kg. L’incremento è quindi al momento quantificabile nel 344%. Non solo, nello stesso giorno tra il distributore più economico e quello più caro il costo dello stesso prodotto varia tra 1,599 e 4,575 euro al kg, in un range prossimo ad 1:3.

In questo grande caos il conto viene pagato soprattutto dai 50.000 cittadini e cittadine della provincia che circolano con una vettura a metano, un carburante ecologico a basso impatto sull’ambiente. Possiamo dire che piove sul bagnato, perché il metano è un carburante fortemente diffuso nelle fasce di reddito medio basse e tra chi deve percorrere forti distanze ogni giorno per recarsi al lavoro.

Per questo il tema non può essere derubricato a fatto minore, impattando in modo vistoso in quella parte di famiglie già pesantemente colpita dalla crescita delle bollette e da quella del carrello della spesa. In questa fase sono tanti i metanisti che hanno cessato di utilizzare quel carburante, e tanti ancora progettano il ritorno a benzina o diesel.

Una modalità di trasporto ecologica rischia di andare a superamento per sempre. Una intera filiera rischia di scomparire, in particolare in Emilia Romagna, dove sono presenti circa un quarto delle auto a metano in circolazione in Italia.

Il compito di verificare che non siano in corso fenomeni speculativi, piccoli e grandi, spetta agli Organi dello Stato preposti; quello di difendere i metanisti, di sostenerli in una fase terribile, spetta alla Regione Emilia Romagna ed al nuovo Governo.

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