Al momento stai visualizzando CONSAPEVOLEZZA: PRIMO PASSO VERSO LA SICUREZZA               (puntata n. 4)

Oggi approfondiamo il tema delle

VENDITE CON CONTRATTO SOTTOSCRITTO PER STRADA

La truffa o meglio il raggiro, consiste nel farci credere che non si sta vendendo nulla.

In alcuni casi ci chiedono di firmare per una buona causa, oppure che ci stanno offrendo un’opportunità.

Ad esempio ci viene sottoposto un modulo per il rilascio di una card di accesso riservato a magazzini di nuova apertura o all’ingrosso.

Passati più di quattordici giorni (il termine massimo per il diritto di recesso) nel migliore dei casi arriva un’altra persona per consegnare la tessera (la card) e un cofanetto contenente merce di scarsa qualità e valore. Addirittura potremmo scoprire di aver sottoscritto la richiesta di un prestito a mezzo carta di credito. A questo punto capiamo che quanto raccontato dal primo “incaricato” era un cumulo di menzogne: la realtà è che abbiamo sottoscritto un contratto per l’acquisto di merce o per la richiesta di un prestito e che la cifra indicata è il valore di quanto richiesto, se si tratta di merce, e l’entità del prestito senza che sia specificato quali sono gli interessi da restituire.

Ci troviamo in una situazione delicata e dobbiamo fare molta attenzione. Infatti, il divario tra il valore della merce e il prezzo versato non implica la non validità o l’annullamento automatico del contratto.

In entrambi i casi però si può agire per dimostrare che siamo stati indotti all’errore con un raggiro.

Comunque in questi casi dobbiamo evitare di firmare ulteriori moduli (richieste di finanziamento o titoli di credito, cambiali, assegni postdatati eccetera): rischieremmo di peggiorare la situazione. Non facciamoci intimidire da toni minacciosi: dobbiamo essere noi a reagire chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine per poi rivolgerci alla Federconsumatori o a un legale di nostra fiducia.

Detto questo, raccomandiamo alcune cautele:

• controlliamo bene la proposta di contratto ed evitiamo di firmare moduli su cui sono state

fatte cancellature, correzioni o aggiunte non chiare: il rischio è di sottoscrivere un contratto

truffaldino o quantomeno di dubbia attendibilità. Un venditore corretto se sbaglia, prende un

nuovo modulo e lo ricompila;

• evitiamo di avere fretta e prestiamo molta attenzione a quello che facciamo: sarebbe meglionnon apporre firme su dei moduli di cui non abbiamo letto attentamente il contenuto.

Il venditore, magari simpatico e gentile, molto spesso pur di vendere ci rappresenta quello che gli fa comodo: il suo obiettivo è farci firmare un contratto.

Ricordiamo sempre che se abbiamo firmato un contratto fuori dai locali commerciali (in strada) esiste il Diritto di recesso, è sempre possibile recedere dal contratto entro 14 giorni dalla stipula, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla ditta intestataria dello stesso (decreto legislativo n.21 del 2014)

Vi diamo appuntamento al prossimo articolo!

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