L’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha indagato sui siti internet che forniscono il servizio di comparazione delle polizze di RC auto, giungendo a conclusioni sconcertanti.
I siti oggetto dell’indagine sono stati sei: Chiarezza.it, Comparameglio.it, Facile.it,
Segugio.it, 6Sicuro.it e Supermoney.it.
Queste le criticità riscontrate:
Sul piano dei conflitti di interesse è emerso che i siti comparano solo (o
prevalentemente) le imprese (n. 7) con cui hanno stipulato accordi di partnership e da cui
percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato. Le informazioni
presenti sui siti non consentono al consumatore una immediata percezione dell’esistenza
di tale conflitto di interesse.
Con riferimento al modello di comparazione l’indagine ha evidenziato un confronto
basato esclusivamente sul prezzo, che non tiene conto dei contenuti delle polizze
(massimali, franchigie, rivalse, esclusioni etc..); l’assenza di indicazioni sulla quota di
mercato posta a confronto (quota delle imprese comparate rispetto al totale); la
pubblicizzazione di un numero di imprese confrontate superiore a quello effettivo; una
variabilità ingiustificata dell’output di comparazione e l’assenza di preventivi per alcuni
profili di consumatori particolarmente sfavorevoli (età, zona territoriale).
Sotto il profilo della trasparenza, le informazioni fornite con riferimento ai siti non
consentono al consumatore di avere una immediata percezione della natura commerciale
dell’attività svolta, del tipo di servizio prestato, dell’assetto proprietario del gestore del sito
da cui possono derivare conflitti di interesse e, infine, dei soggetti a cui indirizzare
eventuali reclami. Non vengono inoltre fornite indicazioni sulla data di aggiornamento
delle informazioni pubblicate. Con riguardo ai prodotti, talvolta vengono abbinate alla r.c.
auto coperture accessorie non richieste che il consumatore ha poi l’onere di
deselezionare in fase di acquisto della polizza sul sito dell’impresa. Inoltre, viene fatto
largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo tale da ingenerare nell’utente un
convincimento improprio circa la possibilità di ottenere risparmi o di acquistare il miglior
prodotto.
Alla luce dell’indagine, l’IVASS ha intimato ai sei siti di correggere quanto emerso entro il 31 gennaio 2015.
Come può fare quindi un consumatore ad orientarsi nella giungla delle offerte Rc auto? Probabilmente il modo migliore è prendersi un po’ di tempo, chiedere preventivi alle singole assicurazioni sulla base delle proprie necessità oppure consultare il “Preventivatore” di IVASS.
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