Negli ultimi anni si sono moltiplicate le offerte di case-vacanza, sia su piattaforme come AirBNB sia tramite agenzie o annunci. Il numero di persone che preferisce trascorrere le ferie in case private anziché in hotel è sempre più alto, perché le case-vacanza o i bed&breakfast permettono un’organizzazione più flessibile della giornata e sono mediamente più economici; dall’altro lato molti proprietari di seconde case preferiscono concedere in affitto breve le proprie abitazioni quando non le usano, per contenere le spese fisse.
Ma quali sono le accortezze da avere quando si sceglie una casa-vacanza e come fare quando ci sono disservizi?
Innanzitutto, è meglio rivolgersi alle piattaforme o alle agenzie, che nella maggior parte dei casi pagano il proprietario solo quando l’ospite arriva fisicamente nell’alloggio, facendo il check-in. Ovviamente il sito della piattaforma deve essere reale e non falsificato: non cliccate su link che arrivano per posta elettronica, ma andate sempre sul sito ufficiale e da lì cercate la casa.
Quando si rispondono ad annunci privati, nei quali il proprietario chiede quasi sempre il pagamento anticipato oppure una caparra, il rischio è di incappare in vere e proprie truffe: case inesistenti che vengono affittate a più persone contemporaneamente, ruderi a malapena agibili spacciati per alloggi lussuosi, ecc.
Le cautele da adottare sono quindi le seguenti:
– chiedere al proprietario il contratto scritto. Nel contratto è indicato l’indirizzo della casa e gli obblighi di proprietario e ospiti per quanto riguarda le dotazioni minime, la pulizia, ecc.;
– chiedere anche carta di identità e codice fiscale. Questi dati vi saranno utili per verificare, presso gli sportelli dell’Agenzia del Territorio (ex catasto) se la persona è effettivamente proprietaria dell’immobile (se si hanno le credenziali SPID, la verifica si può fare anche online);
– chiedere di poter effettuare un sopralluogo, anche tramite un incaricato. Se è una truffa, il vostro interlocutore troverà mille scuse; se poi la casa da affittare è vicina al vostro luogo di residenza, potete anche verificare di persona se quanto scritto nell’annuncio è vero;
– se il proprietario vi manda foto della casa, con una veloce ricerca in internet potete assicurarvi che non siano foto scaricate dalla rete;
– per il pagamento della caparra, non effettuate ricariche su carte prepagate (tipo Postepay), ma preferite il bonifico, da effettuare solo dopo aver chiesto copia della carta di identità e aver verificato che l’intestatario del conto sia effettivamente la persona che vi sta contattando. Verificate anche che l’IBAN sia italiano (inizia per IT) e chiedete alla vostra banca a quale filiale appartiene: se non è coerente con l’indirizzo di residenza del proprietario, meglio rinunciare.
– comunicate con il proprietario sempre per iscritto, anche via email, e conservate le conversazioni: questo vi aiuterà in caso di problemi.
Cosa fare se, nonostante tutte le precauzioni, la casa non è come descritta nell’annuncio?
Se avete utilizzato una piattaforma di prenotazione, ci sono apposite procedure di reclamo, che spesso risolvono il problema senza bisogno di una messa in moda formale; se invece avete risposto ad un annuncio di un privato, il contratto è regolato dal Codice Civile (tra privati non si applica il Codice del Consumo) e le eventuali contestazioni vanno fatte per iscritto con la maggiore tempestività possibile.
La nostra associazione è ovviamente a disposizione per consigli ed assistenza.
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