Gli importanti aumenti vanno giustificati e gli utenti vanno coinvolti prima di definire i rincari
Il Comitato Consultivo Utenti TPB/TPL era al corrente da tempo della necessità di ritoccare le tariffe anche in funzione del mancato recupero dell’inflazione, come previsto da regolamento, ma l’ipotesi che era stata socializzata qualche mese fa, non era certamente di questa portata. L’entità degli aumenti dovrebbero ricondursi ad una realtà cittadina sofferente a causa dei numerosi disagi, che stanno gravando soprattutto sulle spalle degli Utenti socialmente più deboli. È importante sottolineare che tutto ciò dovrebbe tener conto degli standard di efficienza del servizio, che in questo particolare momento ha raggiungo il livello minimo di accettabilità. Prima di intraprendere manovre tariffarie dalle dimensioni annunciate, bisognerebbe chiarire ai bolognesi, non solo con gli annunci a mezzo stampa, come si possano giustificare aumenti di queste proporzioni a carico dei soli utenti. Auspichiamo che questo chiarimento avvenga già a partire dal 18 febbraio data in cui il Comitato Consultativo Utenti incontrerà SMR e Tper, ma rimane il dato di fatto, che se non si pratica un vero coinvolgimento preventivo e non si condividono gli obiettivi, il risultato non potrà essere del tutto soddisfacente. Per ultimo ma non ultimo, pur non essendo strettamente materia del CCU, sarà da analizzare quanto affermato dal Sindaco Lepore a proposito dell’aumento sui costi della sosta. Tutto ciò che è contenuto nella manovra sosta-bus è chiaramente un ulteriore aggravio sulle condizioni economiche degli utenti.
PER IL COMITATO CONSULTIVO UTENTI TPB/TPL
ADICONSUM BOLOGNA
ADOC BOLOGNA
FEDERCONSUMATORI BOLOGNA
LEGA CONSUMATORI BOLOGNA
Angela Lelli – Presidente pro tempore