Eni Gas e Luce ci comunica di aver ricevuto numerose segnalazioni dei suoi clienti in merito a contatti telefonici ingannevoli. Un operatore si presenta inizialmente come incaricato di Eni , dichiara falsamente che il contratto attivo sia in scadenza o non più vantaggioso e poi propone offerte di altri operatori. È evidente che si tratti di un’agenzia, incaricata da aziende concorrenti, che non esita ad usare questi trucchetti per aumentare il numero dei contratti conclusi e quindi la sua provvigione.
Per tutelare i suoi clienti, Eni ha predisposto un numero verde apposito, 800.689.829, con il quale il cliente potrà:
• verificare se il numero telefonico da cui ha ricevuto la telefonata sia un numero ufficialmente autorizzato da Eni e, nel caso, chiedere di essere ricontattato o al contrario di non essere più contattato;
• fornire, se disponibili, tutte le informazioni utili che è riuscito a reperire durante la telefonata (numero di telefono, qualità e quantità delle informazioni relative al cliente chiamato di cui il soggetto chiamante è a conoscenza, nome delle aziende concorrenti proposte), per aiutare Eni ad individuare i responsabili di queste telefonate illecite (anche sotto il profilo della tutela dei dati personali).
Eni non è l’unica società ad essere presa di mira da aziende concorrenti in questo modo. Tempo fa era accaduto anche a clienti Enel e Hera. In linea generale, consigliamo ai consumatori a non stipulare MAI contratti telefonici di energia, perché è una modalità che non permette di riflettere sull’effettiva convenienza della proposta, di fare confronti e nemmeno, come abbiamo visto, di avere la certezza dell’identità del chiamante.
Sconsigliamo anche di dare qualsiasi dato personale al telefono: nome e cognome, codice POD e PDR della fornitura, indirizzo, codice fiscale.
Le nostre sedi sono a disposizione per assistenza e informazioni: 051/255810.
E.A.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018.”