Il nuovo regolamento della Tassa Sui Rifiuti Solidi Urbani del Comune di Bologna, in vigore a partire dal 1 aprile 2011, accoglie una posizione avanzata, tramite esposto al Difensore Civico, da Federconsumatori Bologna, relativamente al pagamento della tassa dopo un cambio di residenza.
Questi i fatti: la signora M.M. residente nel Comune di Bologna, cambiava residenza nell’aprile 2008 a seguito della vendita della propria casa, ma, consigliata in modo erroneo dall’ufficio TARSU, denunciava la cessazione della detenzione dell’immobile solo alla fine dell’anno, dopo diversi mesi. Il Comune di Bologna ha quindi richiesto con cartella esattoriale il pagamento dei mesi aprile-dicembre 2008, nonostante la nuova proprietaria dell’appartamento avesse a sua volta iniziato a pagare la TARSU autonomamente.
In effetti, la richiesta del Comune di Bologna era formalmente legittima, in quanto giustificata dalla disposizione dell’art.64 comma 3 del D.Lgs.507/93, che così recita: “La cessazione, nel corso dell’anno, dell’occupazione o detenzione dei locali ed aree, dà diritto all’abbuono del tributo a decorrere dal primo giorno del bimestre solare successivo a quello in cui è stata presentata la denuncia della cessazione debitamente accertata.”
È però di tutta evidenza come questa norma comporti, in casi analoghi a quello descritto, l’iniqua duplicazione degli incassi TARSU per la medesima abitazione: dal vecchio e dal nuovo detentore.
Il Difensore Civico del Comune di Bologna, da noi sollecitato ad esprimere un suo parere sull’argomento, ha ritenuto che la questione da noi posta meritasse un approfondimento e ha pertanto inviato una richiesta di chiarimenti al Comune di Bologna che, dal canto suo, non è rimasto insensibile alle istanze da noi presentate ed ha disposto, nel nuovo regolamento TARSU, una norma che prevede il rimborso o l’esenzione dal pagamento per gli ex-detentori che hanno presentato la domanda in ritardo qualora sullo stesso immobile la tassa sia già stata pagata da altri.
Inoltre, sulla questione “secondaria” da noi sollevata, delle errate informazioni fornite dall’ufficio TARSU alla nostra assistita, il Comune si è impegnato a migliorare la comunicazione tra sportelli e cittadini.
Si tratta di un risultato molto positivo che dimostra, nel caso ce ne fosse bisogno, come tra Ente pubblico, Difensore Civico e Associazioni dei Consumatori possa realizzarsi un circolo virtuoso finalizzato a migliorare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
Pubblichiamo di seguito il nostro esposto al Difensore Civico e le risposte di quest’ultimo e del Comune di Bologna.
esposto TARSU
risposta difensore civico
risposta Comune di Bologna
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