La bolletta di energia elettrica e gas è cambiata negli ultimi tempi: con lo scopo di renderla più chiara e leggibile, sono state apportate delle modifiche dall’Autorità per l’Energia, che hanno portato alla cosiddetta “bolletta 2.0”.
A differenza di quanto accadeva prima, ora la bolletta arriva in forma sintetica, senza l’elenco dettagliato di tutte le componenti delle voci di spesa. La bolletta completa può comunque sempre essere richiesta al proprio venditore.
Energia elettrica: le voci di spesa, che prima erano elencate in ordine sparso, sono state aggregate in 4 gruppi.
1) Spesa per la materia energia: si compone di una quota fissa (euro/anno) che si paga anche in assenza di consumo se il contatore è attivo, e una quota variabile (euro/kWh), in base al consumo. Si tratta della spesa per tutte le attività che svolge il VENDITORE per il cliente finale e comprende, tra le altre cose, il costo della materia prima, il costo del servizio clienti, ecc. Se si ha un contratto nel mercato libero, l’offerta è di solito parametrata su una parte della spesa per la materia energia, ovvero la componente di commercializzazione o PCV. le altre voci sono di solito uguali per ogni venditore.
2) Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: si compone di una quota fissa (euro/anno), una quota potenza, che varia a seconda della potenza impegnata (di solito per le case sono 3 kWh) e una quota variabile a seconda del consumo (euro/kWh). Si tratta della spesa per la gestione del sistema, ovvero tutte le attività tecniche che svolge il venditore e il DISTRIBUTORE per portare l’energia elettrica in casa. In questa voce, sono previsti anche i costi per la gestione del contatore e delle reti.
3) Spesa per oneri di sistema: anch’essa si compone da una quota fissa (solo per le utenze non residenti) e una quota variabile in base al consumo. Si tratta di importi che vanno allo STATO per coprire alcune spese considerate di interesse generale, tra cui gli incentivi alle fonti rinnovabili, le agevolazioni per il settore ferroviario e le industrie energivore, il bonus elettrico, gli oneri per lo smaltimento delle centrali nucleari. Queste sono spese che lo Stato distribuisce su tutti i cittadini che hanno un’utenza elettrica, attraverso la voce degli oneri di sistema.
4) Imposte: sono le tasse, ovvero l’accisa, che si applica in base ai consumi, e l’IVA che si applica sull’importo totale della bolletta ed è pari al 10% per le utenze domestiche e al 22% per le utenze non domestiche.
A volte possono essere presenti altre voci: il bonus sociale energia, i ricalcoli (se le bolletta ricalcola dei periodi precedenti che erano stati fatturati in modo errato), il canone RAI e le cosiddette “altre partite”, ed esempio interessi di mora, deposito cauzionale, indennizzi.
Molto importanti sono anche i dati indicati di solito nella prima e seconda pagina della bolletta, ovvero le letture utilizzate per la fatturazione (che andrebbero sempre controllate con il proprio contatore per evitare addebiti presunti, e nel caso corrette con autolettura) e il costo medio della fornitura: si tratta di un dato che permette di avere un’idea di massima su quanto spendiamo per ogni kWh in modo da confrontare più facilmente le offerte di altri venditori. Le bollette contengono poi anche un grafico che mostra il peso percentuale di ogni voce sul totale della bolletta.
Gas: la bolletta del gas metano ha la stessa suddivisione in 4 voci di spesa che troviamo nell’energia elettrica. Anche per il gas abbiamo quindi la spesa per la materia gas naturale, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema, che coprono ad esempio gli oneri per il risparmio energetico e il recupero delle morosità, e le imposte, ovvero le accise, l’addizionale regionale (stabilita in modo autonomo da ciascuna regione nei limiti fissati dalla legge) e l’IVA, che è fissata al 10% per i primi 480 mc di consumo annuo e al 22% per il restante consumo e le quote fisse.
L’Autorità per l’Energia ha pubblicato un sito con spiegazioni sulla bolletta 2.0 e un utile glossario all’indirizzo: https://bolletta.autorita.energia.it .
Gli sportelli di Federconsumatori sono a disposizione per i chiarimenti e per i contenziosi.
Ester Anderlini Federconsumatori Bologna.
“Realizzato nell’ ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015″.