L’Autorità Garante Concorrenza e Mercato ha condannato ieri per condotta commerciale scorretta alcune ditte di riparazione elettrodomestici, tra cui almeno una (la ABI) operante anche nel territorio della provincia di Bologna e nostra vecchia conoscenza.
Le società (ABI S.r.l, Ad Home Service S.r.l., Aba S.r.l., Abb S.r.l, La Casa S.r.l., Tecnica S.r.l., A.Consumer S.r.l., Inbound S.r.l.), pur essendo formalmente distinte, erano in realtà un’unica entità economica, tanto da utilizzare gli stessi dipendenti, lo stesso call center, gli stessi strumenti tecnici e la stessa strategia promozionale. Insomma, tante società fittizie facenti capo sostenzialmente ad un unico soggetto, come emerso anche dagli accertamenti della Guardia di Finanza nelle sedi delle varie imprese.
Questo gruppo di società, attraverso inserzioni su Pagine Gialle, Pagine Bianche e siti internet, si offriva come riparatore di note marche di elettrodomestici, mostrando i relativi marchi in primo piano. In questo modo, i potenziali clienti erano indotti in errore sull’affidabilità del riparatore, credendo si trattasse di un centro di assistenza specializzato, approvato e autorizzato dalle ditte produttrici. In realtà, nessuna di queste società aveva mai ottenuto particolari autorizzazioni dai produttori.
Le società, la maggior parte delle quali ormai in liquidazione, sono state condannate al pagamento di un totale di 300.000 euro, mentre l’ideatore della campagna pubblicitaria e sostanziale organizzatore dell’attività del gruppo, il sig. Giovanni Travaglione, è stato multato per altri 50.000 euro.
Il testo completo della decisione è consultabile qui:
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