Sta girando sui social network un comunicato che afferma in modo piuttosto vago che la tassa rifiuti non sarebbe dovuta in base ad una sentenza della Cassazione. In altre versioni, non sarebbe dovuta l’IVA sulla tassa rifiuti. La questione è vecchia e purtroppo, come spesso accade, si ricicla continuamente sui social.
Innanzitutto, una precisazione importantissima: la faccenda NON riguarda l’attuale tassa dei rifiuti TARI ma riguarda la TIA, ovvero la vecchia tassa che alcuni comuni avevano adottato prima che entrasse in vigore la TARI.
Già questo sgombra il campo da molte questioni: se non avete mai pagato la TIA, perché il vostro Comune non l’ha mai adottata, potete anche smettere di leggere qui. Per verificare si possono controllare i bollettini di pagamento oppure chiedere direttamente al Comune. Per quanto riguarda la provincia di Bologna, sono interessati alcuni comuni ma non il Comune di Bologna.
La sentenza di cui si parla nel comunicato che gira su Facebook e WhatsApp è del 2009. Nel 2012-2013 abbiamo avviato due cause pilota per alcuni cittadini che ci hanno dato mandato, dopo aver fatto numerose assemblee nei comuni interessati. Una delle cause è andata bene e i cittadini hanno avuto il rimborso.
Nella seconda causa purtroppo il giudice ha ritenuto di non essere competente ed ha respinto la richiesta di decreto ingiuntivo, che non abbiamo ripresentato in Commissione Tributaria a causa dei costi.
Anche in altri territori si sono avuti rimborsi in primo grado o in appello.
Al momento, non abbiamo in programma di avviare altre cause pilota per rimborsi che comunque sarebbero prescritti se non si è inviata per tempo la richiesta di rimborso con raccomandata. Infatti la TIA è stata sostituita dal 2014 dalla TARI.
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