Non ci sono più alibi: il risultato del referendum sull’acqua deve essere rispettato.
Dopo la Corte Costituzionale, lo conferma anche il parere espresso ieri dal Consiglio di Stato.
Una decisione che suggella la vittoria di una battaglia che portiamo avanti da anni, che ci ha visti dapprima promotori del referendum e poi attenti difensori dei suoi esiti.
All’indomani della posizione del Consiglio di Stato, che ha confermato che, nelle tariffe dell’acqua, non vi deve essere alcuna remunerazione del capitale investito, verificheremo che i cittadini ottengano i dovuti rimborsi di quanto indebitamente pagato per il periodo dal 21 luglio al 31 dicembre 2011 (le cui modalità dovranno essere definite dall’Autorità e dagli ATO locali).
Alla luce di questa importante decisione sollecitiamo l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in virtù delle competenze assegnatele sui servizi idrici, a riformulare la nuova tariffa eliminando definitivamente la remunerazione del capitale investito o qualsiasi voce che possa introdurla sotto falso nome.
In caso ciò non avvenisse avvieremo tutte le iniziative, anche di carattere legale, per assicurare il rispetto delle decisioni di 27 milioni di cittadini che si sono espressi con il referendum.
E.A.
Realizzato nell’ambito del programma generale di intervento 2010 della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero per lo svilupppo economico
Foto di darkpatator su Flickr.com
1.250 Visite