Aspettando il riscatto … restiamo al buio
e-distribuzione: paura di una nevicata … a novembre?
In attesa di conoscere i dati del bilancio 2017 abbiamo riesaminato i dati di e-distribuzione del
2016.
Lo scorso anno il risultato netto ha registrato un calo del 10%, l’indebitamento finanziario è
aumentato del 36% e il patrimonio netto è calato del 3,6%.
Sono invece aumentati i chilometri di linee, il numero di cabine primarie e secondarie e quello
dei centri satellite in servizio. Sono inoltre aumentati i volumi delle attività connesse ai progetti
qualità, allo smart meters e al supporto operativo prestato al piano “banda larga/f.o.”. Tutti
progetti per i quali e-distribuzione percepisce contributi pubblici.
La consistenza del personale invece ha stranamente registrato una riduzione (- 417 unità) pari
all’1,8%.
E, caso ugualmente strano, sono diminuite le spese per manutenzione e riparazione impianti (-
33 Ml €).
Aspettando con ansia i dati del 2017, dai quali cercheremo di capire se questo preoccupante
andamento persiste o se potremo registrare l’auspicata (almeno da noi) inversione di
tendenza, ci concediamo una riflessione sul tema “registrazione e documentazione delle
interruzioni del servizio”.
Abbiamo davanti agli occhi i prolungati fuori servizio puntualmente verificatisi a ogni nevicata
(ancora considerata un evento eccezionale anche quando si verifica in fascia alpina o prealpina
da novembre ad aprile), e abbiamo letto sui quotidiani (senza aver ricevuto dall’azienda alcuna
informazione ufficiale sui disagi in Emilia Romagna ed in queste ultime ore anche in Liguria)
delle migliaia di famiglie rimaste per ore senza l’erogazione del servizio (perché per noi ancora
si questo si tratta: di un servizio pubblico essenziale), a causa della caduta di alberi (a
proposito: come e chi effettua l’attività di taglio piante?), con relative polemiche e denunce a
cura dei sindaci.
FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL
Segreterie nazionali
Ma i dati sulla qualità del servizio sono in costante miglioramento, e noi non riusciamo a capire
come questo possa avvenire riducendo anno dopo anno gli investimenti e il personale.
Nonostante l’immissione di nuove risorse operative all’interno dell’azienda , e-distribuzione
continua a sostenere una politica di costante e progressiva riduzione degli organici su tutto il
territorio nazionale. I risultati di questo “modello consolidato” hanno determinato evidenti
problematiche di natura strutturale ed organizzative che si ripercuotono costantemente
sull’organizzazione del lavoro e sui lavoratori
Come OO.SS continuiamo ad esprimere forti perplessità, rispetto a questa volontà aziendale
che sempre di più crea difficoltà sull’organizzazione e sui carichi di lavoro di tutto il personale,
in particolare dei reperibili tecnici ed operativi.
L’utilizzo frequente del personale in regime di Task Force, in particolare nel periodo invernale ,
si può considerare ormai “all’ordine del giorno” e questa situazione di “emergenza
consolidata” (estremamente gravosa per chi vi opera) , sta determinando serie ripercussioni
anche all’attività ordinaria e straordinaria delle Zone ed Uo che inviano risorse in supporto ai
territori colpiti da calamità.
Senza scomodare illustri paragoni, non vorremmo che a pensar male qualche volta ci si
azzeccasse: stiamo cominciando a sospettare che l’infrastruttura elettrica di distribuzione di
energia elettrica italiana venga lasciata morire (con lenta e dolorosa agonia) sino alla scadenza
della concessione, per poi costringere il concedente (il MISE) al riscatto di una rete elettrica
obsoleta e obbligandolo, nei fatti, a realizzare tutti gli investimenti “evitati” negli anni dal
concessionario (e-distribuzione).
Tralasciando le alchimie di bilancio e i calcoli di opportunità politica (eseguiti cinicamente sulla
pelle dei cittadini/clienti) il nostro obiettivo rimane, invece, quello di continuare a esercitare il
ruolo di un sindacato responsabile ma non inerme, che vuole agire con ogni mezzo per
garantire al Paese un servizio elettrico di qualità: servono investimenti, lavori effettuati sempre
in sicurezza, piena occupazione e un continuo presidio del territorio.
In questo modo, magicamente, una nevicata a novembre non farà più paura.
Le Segreterie Nazionali
Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil
Roma, 12 dicembre 2017