Pubblichiamo di seguito il testo integrale del comunicato CRUFER (Comitato Regionale degli Utenti Ferroviari dell’Emilia-Romagna), di cui fa parte anche Federconsumatori, in relazione agli annunciati aumenti del prezzo del biglietto ferroviario nel territorio regionale. A seguire, il comunicato di Federconsumatori Emilia-Romagna (in pdf):
COMUNICATO DEL 24 GIUGNO 2011
INGIUSTIFICATI AUMENTI PER IL TRASPORTO FERROVIARIO REGIONALE DELIBERATI DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Dal 1° luglio aumenteranno le tariffe per il trasporto ferroviario in Emilia–Romagna. La Regione ha anticipato al CRUFER i contenuti di una propria delibera che stabilisce un incremento medio del costo dei biglietti semplici del 10% che per alcune percorrenze raggiunge anche il 12% e toccherà quei circa 85.000 utenti giornalieri che utilizzano il treno senza l’utilizzo di un abbonamento.
Un aumento gravoso, dopo quelli di agosto 2010, che rende i biglietti ferroviari in regione tra i più costosi d’Italia e che inevitabilmente indirizzeranno gran parte degli utenti ad utilizzare ancora la macchina, a dispetto di tante, troppe, dichiarazioni sul trasporto sostenibile.
Per un percorso di andata e ritorno in 2°classe della fascia 21-30 km due persone pagheranno complessivamente 11,20€ (oltre 21.650 delle vecchie lire) e per un viaggio nella fascia 81-90 km ben 27,20€ (oltre 52.650 delle vecchie lire). Una situazione simile da febbraio 2011 ha coinvolto i servizi ferroviari Bologna- Portomaggiore e Bologna-Vignola gestiti da FER con aumenti medi del 20%: a titolo di esempio un abbonamento mensile da 3 zone è passato da 38€ a 46€ mentre un titolo mensile a 5 zone è passato dai precedenti 43€ agli attuali 56€.
Il CRUFER stigmatizza questa politica in quanto stabilita senza previsioni di miglioramento dell’inadeguato trasporto ferroviario metropolitano e adducendo come motivazione l’introduzione del Sistema di Tariffazione Integrata a biglietto unico per il trasporto pubblico locale e regionale, basato sulla suddivisione in zone tariffarie. Insomma, l’introduzione della tecnologia nella bigliettazione anziché diminuire i costi del servizio li aumenta scaricandoli su gran parte degli utenti alla stessa stregua di tutte quelle aziende, tanto criticate, che addossano i propri investimenti o inefficienze sul cliente finale.
Il CRUFER ritiene non più sostenibile la prassi di procedere con aumenti ripetuti e decisamente superiori al tasso d’inflazione, comunicati all’ultimo momento, e chiede, oltre alla trasparenza nelle decisioni, la costituzione di una Autority regionale indipendente per il trasporto pubblico e ferroviario che sia in grado di controllare, verificare e intervenire sulle decisioni che vengono prese in questo settore.
COMUNICATO FEDERCONSUMATORI: comFederER tariffeFS 24lugl11
(Foto di followtheseinstructions su Flickr.com)