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Nel maggio 2024, a Bologna, circa 3.000 persone sono state improvvisamente private della possibilità di utilizzare la loro automobile

Circa tre mesi fa, l’azienda automobilistica Citroen ha infatti inviato a 164.000 italiani una comunicazione allarmante (con oggetto): “AZIONE DI RICHIAMO PER AIRBAG TAKATA. AVVERTIMENTO DI SOSPENSIONE GUIDA”. Questa invitava a sospendere immediatamente la guida del proprio veicolo a causa di airbag difettosi installati sulle auto C3 e Ds3 prodotte dal 2009 al 2019.

Il pericolo per la circolazione di queste autovetture è massimo, come conferma una relazione preliminare del medico legale sul caso di morte di Martina Guzzi in un incidente a Catanzaro il 28 maggio scorso avvenuto proprio alla guida di una Citroen C3. 

Purtroppo casi analoghi si erano già verificati: secondo l’agenzia statunitense per la sicurezza stradale (Nhtsa), sono stati finora attribuiti a questi airbag 27 morti e almeno 400 feriti solo negli USA. Ma dal Gruppo Stellantis ancora niente. Per quanto riguarda Bologna, la Federconsumatori riporta centinaia di segnalazioni e richieste d’aiuto di cittadini lasciati a loro stessi nella risoluzione del problema. Molti impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro, strutture sanitarie e scolastiche. Chi non ha alternative di trasporto pubblico ed altri invece con disabilità motorie che non consentono altre modalità di spostamento. A fronte di questi gravi disagi Citroen risponde con un semplice modulo di assistenza mirato a dilazionare i tempi e a scaricare le responsabilità.

FEDERCONSUMATORI dichiara: “In seguito al nostro intervento alcuni automobilisti hanno visto sostituiti gli airbag e altri hanno potuto usufruire dell’auto sostitutiva a titolo gratuito. Come FEDERCONSUMATORI riteniamo che queste risposte siano troppo marginali rispetto al numero di contenziosi in atto, anche alla luce di quanto accaduto a Catanzaro è necessario una presa di posizione da parte del Ministro dei Trasporti, e risposte concrete da parte di Citroen, anche per questo stiamo valutando iniziative di carattere legale per tutelare i diritti dei cittadini coinvolti in questa vicenda, permettendo loro di ottenere i giusti ristori e l’eventuale riconoscimento del disagio patito conseguente alla lunga attesa”.

Il servizio sul TgR Emilia-Romagna del 23 luglio 2024

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