Una recente sentenza ottenuta dall’Avv. Monica Pirazzoli, nostra collaboratrice, ha affermato la responsabilità dell’azienza sanitaria per lo smarrimento dei beni portati dal paziente in ospedale, se per le circostanze del fatto concreto i beni erano da considerarsi sotto la custodia del personale sanitario.
Nel caso specifico, un nostro associato si era recato in ospedale di Bentivoglio per un intervento in anestesia generale e per ovvi motivi ha dovuto lasciare in camera la protesi dentaria durante l’operazione. Al risveglio, la protesi era sparita.
Oltre al pregiudizio economico, il nostro associato ha dovuto anche attendere diversi mesi per la nuova protesi, con tutti i disagi conseguenti.
Il giudice ha accolto le tesi del ns avvocato affermando che gli obblighi contrattuali a cui è tenuta la struttura ospedialera non si esauriscono nella prestazione medica in sé considerata, ma comprendono anche una serie di prestazioni accessorie, tra cui la custodia dei beni affidati agli infermieri; alla luce di ciò, ha condannato la ASL al rimborso delle spese sostenute per la nuova protesi, 4000 euro, oltre al risarcimento dei danni estetici, funzionali e morali che ha quantificato in 2000 euro.
Di seguito, il testo della sentenza.
Sentenza smarrimento protesi AUSL
E.A.
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