E’ notizia di qualche giorno fa, il sequestro in tutta Italia degli autovelox T-Expeed v.2.0.

Gli accertamenti effettuati nel corso delle indagini, hanno consentito di appurare, oltre alla mancata omologazione, anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento: entrambi elementi indispensabili per ritenere la legittimità delle violazioni rilevate dai sistemi stessi.

Gli autovelox sotto accusa sono presenti su tutto il territorio nazionale, in particolare risultano interessati i comuni di: Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensilis.

Cosa succederà ora con le multe accertate tramite questi autovelox?

E cosa può fare l’automobilista?

Il primo passo da compiere, è fare istanza di accesso agli atti al comune competente, per verificare l’omologazione dell’autovelox.

Una volta accertata la mancata omologazione, si potrà fare ricorso: entro 60 giorni dalla notifica del verbale al Prefetto, oppure entro 30 giorni al Giudice di Pace.

I cittadini coinvolti possono rivolgersi ai nostri sportelli per ottenere informazioni ed assistenza.

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