A volte ritornano, si…è proprio il caso di dire. Sono oramai numerosi gli episodi di amministratori condominiali c.d. infedeli, che si appropriano indebitamente delle somme versate dai condomini, non pagando così fornitori, bollette gas, etc. La modalità, purtroppo, da noi accertata è sempre la stessa: bilanci condominiali falsi, dove si danno per pagate spese in realtà mai saldate, prelievi in contanti dal conto corrente condominiale ad opera dell’Amministratore per scopi personali, bonifici dal conto corrente condominiale verso conti correnti estranei al Condominio, etc, etc. L’ultimo caso noto alle cronache quello dell’Amministratore Luca Zanarini. La Federconsumatori di Bologna, che negli ultimi anni, tramite i propri legali, ha purtroppo seguito oltre 1000 famiglie rimaste vittime dei c.d. Amministratori di Condominio infedeli (De Candia, Tozzi, Mucedero, Natalini, ecc) dinanzi al
presunto ennesimo caso su cui la stampa ha dato ampio risalto ritiene opportuno e doveroso nei confronti dei condomini truffati comunicare la disponibilità dell’associazione a partecipare a riunioni o assemblee informative al fine di condividere con la collettività l’esperienza acquisita dalla ns Associazione e per illustrare le ns modalità di supporto, come intervenire, cosa fare, i tempi. È importante sapere, infatti, che in questi casi la prontezza dell’intervento è una cosa che può sicuramente aiutare i condomini truffati a riportare alla “normalità” la gestione all’interno del condominio. La Federconsumatori ha avuto modo, grazie ad un team di avvocati specializzati in materia, di ottenere in passato importanti risultati (prima condanna penale, sequestri conservativi in sede civile) per cui improntare subito una mirata azione significa affrontare il problema in maniera organizzata e soprattutto con costi contenuti, secondo la ns politica associativa. Aspetto, questo, di non poco rilievo atteso che queste truffe si stanno consumando in un momento di forte crisi economica, per cui il danno risulta ampiamente più forte, dovendo i condomini pagare nei fatti per due volte spese che gli stessi ritenevano di aver già pagato. In questo momento, quindi, dove la cassa integrazione è sempre di più in aumento e le pensioni non sono adeguate per il caro vita e per il calo del potere di acquisto, è evidente che queste truffe, se non affrontate in maniera organizzata, rischiano di rappresentare dei veri e problemi sociali. La Federconsumatori c’è sia per l’assistenza che per la consulenza e soprattutto per la prevenzione. Siamo convinti, infatti, che prevenire è meglio che curare… Non bisogna naturalmente fare di tutta l’erba un fascio, ci mancherebbe, ma, alla luce dei troppi oramai precedenti, si può sicuramente consigliare di effettuare ciclicamente dei controlli sulla gestione condominiale. Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, forse!
Ogni amministratore condominiale, infatti, opera sulla base di un rapporto fiduciario rappresentato dalla nomina (mandato) e come ogni mandatario deve operare sulla base di regole di correttezza e trasparenza, oltre che con diligenza nello svolgimento della mansione affidata. Diligenza che, di recente, molte persone ci riferiscono spesso di non trovare o di trovare con superficialità nei propri amministratori… Ad ogni modo, per qualsiasi informazione o assistenza, la Federconsumatori di Bologna è reperibile al nr. 051/6087120.
Avv. Giampiero Falzone
Consulta Legale Federconsumatori Bologna
(Articolo pubblicato sul mensile SPI – CGIL “La Spinta”)
COSA FARE
I consigli di Federconsumatori Bologna
- Leggere attentamente i bilanci predisposti dall’amministratore prima di approvarli in assemblea.
- Se dalla lettura dei bilanci emergono dei dubbi, chiedere all’amministratore l’esibizione delle bollette, delle spese pagate, delle relative quietanze nonché copia dell’estratto conto condominiale..
- In caso di irregolarità riscontrate, convocare un’assemblea straordinaria ai sensi del codice civile per revocare il mandato all’amministratore e nominare uno nuovo (la richiesta di assemblea straordinaria può essere fatta almeno da due condomini che rappresentino 1/6 del valore dell’edificio. L’amministratore ha l’obbligo di convocarla entro 10 giorni dalla richiesta. In caso di silenzio, i condomini possono autoconvocarsi in assemblea).
(Foto di thinkpanama su Flickr.com)