Riprendiamo da un avviso pubblicato sul sito della CONSOB in merito a proposte commerciali di acquisto
di diamanti da parte di società tramiti i propri siti web e gli sportelli bancari.
In queste proposte commerciali i diamanti sono generalmente presentati come un investimento durevole, sicuro, con una possibile prospettiva di apprezzamento economico nel tempo e con un’enfasi rilevante sulle caratteristiche di bene-rifugio.
I prezzi di acquisto dei diamanti, determinati direttamente dal proponente, sarebbero superiori al loro valore di mercato. Non sarebbe, inoltre, chiaro, a causa della scarsa trasparenza delle proposte, quale parte del prezzo sia dovuta al costo effettivo del diamante e quale sia invece rappresentata dalle commissioni applicate dalle società proponenti e dagli istituti bancari al momento dell’operazione.
L’autorità avvisa che la proposta di acquisto di tali beni come investimenti sicuri devono essere collegati a determinate condizione di presentazione quali informazioni del prodotto, promesse di rendimento, obblighi di riacquisto, realizzazione di profitti ovvero vincoli al godimento del bene.
La CONSOB inoltre raccomanda:
È di fondamentale importanza che i potenziali acquirenti siano informati che si tratta di investimenti che possono presentare rischi non immediatamente percepibili.
Di attenersi sempre alla regola generale di considerare l’adesione a proposte contrattuali solo quando se ne abbia un’adeguata comprensione e solo quando siano assistite da una documentazione chiara e completa. ù
Inoltre per quanto riguarda gli offerenti l’acquisto l’autorità dichiara che :in particolare se operatori bancari, consapevoli della oggettiva affidabilità offerta dalla loro specifica posizione professionale, rendano sempre compiutamente edotti i potenziali acquirenti sulla disciplina applicabile, sulle condizioni contrattuali e sui costi, anche commissionali, presenti nelle operazioni di vendita proposte allo sportello.
E.A.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015″