Dopo l’oramai nota sentenza del Giudice di Pace di Bologna che ha annullato una multa elevata in via Stalingrado, riceviamo ogni giorno decine e decine di telefonate di protesta da parte di cittadini che vogliono capire e tutelarsi.
Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dall’Amministrazione comunale e la preannunciata volontà di appellare la sentenza in questione. Proprio per questo e per la complessità e particolarità della materia, anche per non intasare gli Uffici del Giudice di Pace di Bologna, già oberato nella gestione ordinaria dei contenziosi civili, siamo a chiedere, in attesa di chiarire la vicenda, anche dal punto di vista giuridico, che gli apparati autovelox in questione vengano temporaneamente spenti dal Comune.
Ad avviso della Consulta Legale della Federconsumatori di Bologna, la sospensione dovrebbe riguardare anche l’autovelox installato in viale Panzacchi, non oggetto della sentenza del Giudice di Pace di Bologna, ma che parrebbe non avere, relativamente alla sua ubicazione, i requisiti di legge. A tale riguardo, la Federconsumatori si rivolge anche e soprattutto al Prefetto di Bologna chiedendo al medesimo la revoca del provvedimento autorizzativo ricordando, sul punto, che la Corte di Cassazione, con ordinanza del 06.03.2017, n. 5532, ha chiarito che “è illegittimo – e può essere disapplicato nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa – il provvedimento prefettizio che abbia autorizzato l’installazione delle apparecchiature di rilevazione elettronica remota delle violazioni in una strada urbana che non abbia le caratteristiche “minime” della “strada urbana di scorrimento”, in base alla definizione recata dal comma 2, lett. D), del citato art. 2 cod. stradale.

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