Quanto emerso sui consumi fantasma addebitati agli utenti per il riscaldamento dei termosifoni anche nei mesi estivi (segnalato da Il Salvagente), dovuto al surriscaldamento causato ad esempio all’esposizione ai raggi solari, ha dell’assurdo.
I consumi inesistenti addebitati ai condomini possono raggiungere il 5% del consumo totale, a caldaia spenta.
È fondamentale che i cittadini controllino con attenzione i ripartitori di calore applicati sui loro termosifoni: nel caso i conteggi vengano azzerati ogni anno, è necessario verificare che, con l’arrivo dell’inverno, nel momento in cui viene accesa la caldaia, i ripartitori siano azzerati. Nel caso, invece, la ditta che li gestisce non proceda all’azzeramento annuale, consigliamo, ogni anno, di effettuare una foto alle cifre visualizzate, per assicurarsi che al momento della riaccensione dell’impianto, le cifre corrispondano e non si siano aggiunti consumi inesistenti, che saranno pagati in bolletta.
Al di là delle accortezze che ogni cittadino può assumere, è indispensabile agire con responsabilità e correttezza: spetta agli amministratori dei condomini disporre controlli tassativi annuali dei ripartitori immediatamente prima dell’accensione degli impianti, per verificare che non vi siano addebiti anomali e non dovuti.
Chiediamo si renda obbligatorio provvedere al reset completo degli impianti prima di ogni messa in esercizio stagionale. Inoltre è indispensabile favorire i rimborsi automatici, scalandoli in bolletta, ai cittadini che hanno riscontrato tale problema: per sapere se vi sono state anomalie basterà richiedere il listato degli scatti conteggiati dai ripartitori di calore nel corso di tutto l’anno, per verificare se vi siano stati scatti nel periodo in cui gli impianti erano spenti.
Non vorremmo che lo sforzo compiuto per incrementare il risparmio energetico e l’efficienza si traduca nell’ennesima beffa a danno dei cittadini.
Federconsumatori, attraverso la sua rete capillare di sportelli, è a disposizione dei cittadini per informazioni ed assistenza in relazione a questo problema.
“Realizzato nell’ ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015″