Si è tenuto il giorno 18 maggio l’incontro di mediazione convocato da Federconsumatori e dai suoi legali, avv.ti Paolo Garagnani, Concetta D’Amore e Simona Ferri, al quale erano stati chiamati i soggetti coinvolti nella vicenda del Teatro delle Celebrazioni ed in particolare RPG PRODUZIONI SRL DI RITELLA PIERGRAZIANO, FONDAZIONE LYDA BORELLI, CHARTA SRL (VIVATICKET) e TICKETONE SPA. Il procedimento era stato attivato a favore di 109 acquirenti di biglietti per gli spettacoli della stagione 2014 del Teatro delle Celebrazioni, dapprima sospesa poi annullata senza procedere al rimborso di quanto già acquistato.
Tra tutte le parti chiamate alla mediazione, soltanto Charta srl (che opera con il marchio Vivaticket) ha accettato l’invito al contraddittorio, in occasione del quale però non ha manifestato alcuna concreta attitudine ad intervenire a favore degli acquirenti dei biglietti che non hanno potuto assistere agli spettacoli di cui avevano pagato il prezzo.
Come già in precedenza motivato in comunicati ufficiali, il mero ruolo di soggetto gestore di una delle piattaforme su cui venivano effettuate le transazioni è risultata la ragione in forza della quale Vivaticket esclude ogni propria responsabilità.
L’ipotesi della mediazione, che avrebbe potuto rappresentare a parere dell’Associazione una opportunità per manifestare concreta solidarietà agli spettatori incappati in buona fede nella spiacevole disavventura, ed un’apprezzabile apertura collaborativa nei loro confronti, non è stata quindi presa in alcuna concreta considerazione. Riteniamo che sia stata un’occasione persa per coloro che, in considerazione del ruolo e della posizione rivestita, avrebbero forse potuto aprire la strada, se non ad un rimborso pieno del prezzo dei biglietti, alla creazione di una soluzione alternativa, magari in termini di disponibilità ad attivarsi per garantire il riconoscimento di biglietti sostitutivi per la stagione a venire.
Per ciò che attiene ad RPG, l’ipotesi di una iniziativa civile per il rimborso, già ardua a causa delle circostanze, è stata resa impraticabile dall’intervenuto fallimento, che ha aperto la possibilità, già indicata, dell’insinuazione al passivo fallimentare del credito rappresentato dal costo dei biglietti. Eventuali responsabilità di differente natura sono poi al vaglio della magistratura inquirente, a cui i fatti sono stati dettagliatamente resi noti da numerosi acquirenti.
Ester Anderlini
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