Le Banche Italiane nei prossimi giorni pubblicheranno i dati relativi alle trimestrali del 2023. Secondo le previsioni di Mediobanca e altri istituti finanziari si va verso il raddoppio degli utili rispetto al 2022, all’incirca 5 miliardi.
Le ragioni di questo importante risultato derivano soprattutto dall’aumento dei tassi di sconto della Bce che ha alzato il costo del denaro. A fronte di tassi medi sui prestiti pari al 3,81% (dati Abi), solo lo 0,26% è riconosciuto su conti correnti e depositi dei clienti, la differenza fra questi due valori concorre fortemente a generare l’utile delle banche.
Ma il salasso a carico delle famiglie non finisce qui: nei mesi scorsi diversi istituti hanno aumentato il costo di gestione del conto corrente, in qualche caso portandolo anche oltre il 7%. In particolare, gli aumenti riguardano i costi fissi e le commissioni applicate alle singole operazioni, nonché ai vari strumenti collegati al conto corrente.
Con una inflazione a due cifre, i risparmi depositati nel conto corrente che non rendono quasi nulla, mentre le rate dei mutui a tasso variabile per le famiglie in quest’ultimo anno sono aumentati del 40%-50%, è perciò evidente che a guadagnarci sono solo le banche.
In questa lunga e difficile situazione per le famiglie ed i cittadini del nostro Paese, alle prese con aumenti di tutti i tipi a fronte di salari bassi e stagnanti, ci sono parti dell’economia che proprio da quella crisi traggono giovamento. Il sistema bancario è tra questi.
Un utile quello delle banche, fatto in gran parte a spese dei soliti noti, nella generale disattenzione del Governo e della politica.
Ricordiamo ai cittadini che gli aumenti di costo devono essere applicati solo dopo tre mesi dall’invio da parte della banca della comunicazione di modifica unilaterale del contratto e li invitiamo a verificare costantemente e con attenzione le condizioni proposte, anche attraverso un confronto diretto con la banca e se del caso verificando anche le condizioni praticate da altri istituti. E’ sempre possibile recedere dal contratto e trasferirsi presso un altro istituto senza costi aggiuntivi, e con tempistiche massime delle operazioni di chiusura conto di 12 giorni.
Gli sportelli di Federconsumatori sono a disposizione dei cittadini per informazioni ed indicazioni in merito, chiamateci per appuntamento 051/255810.
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