A un mese dalla pronuncia del Consiglio di Stato che ha confermato l’obbligo per Vodafone, Wind e Fastweb di restituire quanto illegittimamente prelevato a causa della fatturazione a 28 giorni, nessun rimborso automatico in fattura è stato ancora fatto, anzi fioccano, da parte delle compagnie telefoniche, istruzioni su “come richiedere il rimborso”.
Quello che ancora sfugge alle compagnie telefoniche è che per ottenere i rimborsi i cittadini non devono fare assolutamente nulla. Il pronunciamento del Consiglio di Stato è stato estremamente chiaro in questo senso, riconoscendo una volta per tutte il criterio automatico da adottare per l’erogazione dei rimborsi a cui gli utenti hanno diritto.
Di fronte all’insistenza e alle scorrettezze delle compagnie, anche l’AGCOM ha deciso di intervenire nuovamente, avviando una procedura sanzionatoria contro queste ultime. Da fronti di stampa, la decisione risale a luglio ma è stata notificata agli operatori solo nei giorni scorsi.
L’Agcom conferma che la sua delibera sui rimborsi va interpretata dalle compagnie riconoscendo in automatico i rimborsi, come del resto abbiamo sottolineato e ribadito a più riprese.
Al momento, la nostra associazione ha deciso di non avviare interventi di carattere legale né procedure di conciliazione, perché non riteniamo giusto che i clienti debbano accollarsi spese per ottenere un diritto già pacificamente riconosciuto. Se le compagnie continueranno ad agire in questo modo. però, non potremo restare a guardare e avvieremo gli opportuni interventi di carattere legale per garantire il rispetto delle norme e il diritto dei cittadini ad ottenere, senza alcun ostacolo o vessazione, quanto loro riconosciuto.
Ricordiamo che al momento è anca pendente il ricorso di TIM e Sky, per cui al momento queste due compagnie non rimborseranno.